Walter Porcelli Personal Trainer

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La TOP 10 degli alimenti anticellulite

Buona inizio settimana a tutti Voi!
Da oggi si ritorna a combattere i nemici di SEMPRE (almeno fino al prossimo Venerdì sera)!!
Vediamo come aiutarci con gli alimenti a debellarne uno, forse il più grande per le donne: la cellulite.
OVVIO CHE SENZA ATTIVITÀ FISICA TUTTO CIÒ È ASSOLUTAMENTE INUTILE!!!
Stay tuned

La top 10 degli alimenti anticellulite

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Centrifugato ed estratto sono la stessa cosa? Facciamo un pò di chiarezza

Frutta e verdura da bere: estratto, frullato, centrifugato. Ecco le nuove bevande vegetali che stanno prendendo piede anche in Italia.

Se fino a qualche mese fa per poterle bere bisognava acquistare un elettrodomestico molto costoso, ora è possibile trovarle nei bar. Tutte le proprietà e i benefici degli ortaggi crudi, direttamente in un bicchiere pronto per essere bevuto. Esistono diverse bevande vegetali e a seconda del metodo con cui vengono preparate, hanno diverse caratteristiche. E’ bene conoscere la differenza che c’è per esempio fra un estratto di frutta e verdura e una centrifuga mista per poter scegliere il drink più adatto, a seconda del momento della giornata o dello stato di forma.

centrifugati-frutta-verdura

Queste bibite vegetali non sono una scoperta rivoluzionaria del XXI secolo ma hanno origini lontanissime. I primi a sfruttare i succhi vegetali per i loro effetti benefici furono i medici ayurvedici che prescrivevano queste bevande a scopo curativo. Nel III secolo a.C. veniva somministrato il succo di fichi e melagrana per ritrovare energia in caso di spossatezza e Ippocrate, nel 400 a.C. fu il primo a consigliare le diete liquide a chi soffriva di dolori e disturbi fisici. Successivamente però la succoterapia cadde in disuso, fino a tornare in auge nel XX secolo, grazie a Norman Walker, che ne fu dichiarato il padre moderno. Egli scoprì i succhi in età molto giovane, provando a grattugiare l’umidità che si raccoglieva sotto la buccia delle carote dopo averle pelate, strizzandone la polpa con un telo. Riprovò con diverse verdure e si accorse di come questi succhi favorissero il recupero. Negli anni 30 quindi decise di aprire un Juice Bar in California nel quale proporre diverse miscele preparate al momento a seconda di quali disturbi o problematiche presentavano i clienti. Successivamente pubblicò vari libri, contribuendo così alla diffusione della succoterapia che ora è arrivata fino a noi.

Vi starete chiedendo come mai queste miscele di ortaggi e frutta sono così benefiche per il corpo. Ecco spiegato: in un solo bicchiere possiamo fare il pieno di quei diversi nutrienti, che spesso nella dieta occidentale, di chi pratica tanto sport, o è fortemente stressato, sono carenti.
Un estratto di frutta e verdura contiene:

  • antiossidanti;
  • sali minerali;
  • vitamine;
  • clorofilla;
  • enzimi;
  • aminoacidi.

Questi però, a seconda del modo con cui vengono preparati i drink vegetali e a seconda degli alimenti scelti, sono presenti in percentuali diverse. I succhi freschi si possono ottenere tramite: estrazione, centrifugazione o fruizione. Nell’opinione pubblica esiste un po’ di confusione sulle differenze tra queste tecniche.

Centrifugato: si ottiene con l’utilizzo di una centrifuga che prima riduce la frutta e la verdura in polpa e poi ne separa il liquido. Quest’ultimo viene raccolto in un contenitore pronto da bere. La macchina tuttavia scalda i vegetali e l’aumento di temperatura porta a una perdita di enzimi, infatti, quando i nutrienti superano i 50° vengono danneggiati. Inoltre le bevande ottenute tramite centrifuga sono pressoché privi di fibre, poiché queste vengono trattenute nella macchina, come prodotto di scarto, e non arrivano nel nostro bicchiere. Tuttavia il processo è molto rapido e in pochi minuti il nostro drink è pronto.

Estratto: qui frutta e verdura vengono inseriti nell’estrattore, il quale lavora più lentamente della centrifuga così da produrre un innalzamento della temperatura dei vegetali davvero insignificante. Il risultato è quindi un succo più denso, contenente una quantità maggiore di fibre ed enzimi, anche a seconda dell’estrattore utilizzato. Il prodotto di scarto oltre a essere limitato si può sfruttare in diversi modi, scoprirete che non sono poche le ricette sul web che utilizzano la polpa della frutta e della verdura per gelati, torte o altro ancora. E’ una tecnica che richiede qualche minuto in più, sia nella preparazione della bevanda, sia nella pulizia del macchinario. Da non dimenticare che gli agrumi devono essere rigorosamente sbucciati.

Frullato: questo drink non è mai passato di moda. Si prepara frullando la frutta con l’acqua o con il latte a seconda dei gusti. E’ possibile utilizzare anche verdure crude di stagione, semi e frutta secca, inserendoli per primi nel frullatore. Non c’è scarto, questa tecnica ha il vantaggio, a differenza di estratti e centrifughe, di conservare tutte le fibre. Grazie al contenuto di queste ultime, il frullato risulta molto più saziante. I nutrienti tuttavia sono meno disponibili e questa bevanda se preparata con il latte attiva la digestione, cosa che non avviene con i primi due tipi di drink.

C’è differenza fra una spremuta e un’estratto, o una centrifuga?
Molta. La spremuta è un drink ampiamente consumato nei bar. La spremitura provoca una perdita di enzimi e nutrienti che non avviene con il metodo di estrazione a crudo visto prima.

Cosa succede nel nostro corpo quando beviamo il succo d’agrumi spremuto?
Dato che le arance sono frutti altamente zuccherini e poveri di fibre, spremendole resta semplicemente un bicchiere pieno di zuccheri della frutta. Se questo drink non viene associato ad alimenti a basso indice glicemico, quando lo beviamo, il picco glicemico si impenna. Cambia tutto se invece parliamo di un estratto di agrumi, unito per esempio a una barbabietola. Se beviamo una spremuta d’arancia o di pompelmo a stomaco vuoto o la mescoliamo con dello zucchero, il picco glicemico raggiunge dei livelli ancor più alti. L’abitudine italiana di fare colazione con caffè, brioche e spremuta nasconde un bel paradosso. La caffeina inibisce l’assunzione dei citrati e quindi il nostro corpo non sfrutta neanche i benefici della vitamina C presenti nella bevanda arancione.

La prossima volta che vi troverete al bar per la colazione, se avrete la possibilità di scegliere, fatelo bene e consapevolmente.

I succhi vegetali quest’inverno potrebbero diventare dei vostri alleati contro la spossatezza, lo stress e i dolori muscolari.

COME SEMPRE SPERO DI ESSERE STATO UTILE!!
STAY TUNED ……
Coach Walter

#diet
#sports
#fruits
#vitamins

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Quanto ti prendi per fare una scheda di allenamento senza essere seguito?

Oggi parliamo di scheda di allenamento!
Questo è il periodo dell’anno in cui vengo assalito da tante persone che mi chiedono: “QUANTO TI PRENDI PER FARE UNA SCHEDA DI ALLENAMENTO SENZA ESSERE SEGUITO ?”
Allora partiamo dall’inizio: a mio parere, per fare una scheda di allenamento ad una persona, bisogna tener presente tante cose.
Ad esempio: composizione corporea, tecnica, esercizi, intensità di allenamento , durata dell’ allenamento, tonnellaggio che si riesce ad usare, come ci si alimenta, dove ci si allena (un luogo caldo o fresco) ed, infine, come ci si integra.
A questo punto si può parlare di scheda di allenamento!!
Ma vi svelerò un segreto: il classico programma 3 x 10 usato in ogni palestra o la mono-frequenza o multi-frequenza può essere OTTIMA e SBAGLIATA dipende da tutti quei fattori prima elencati.

Quindi… diffidate da chi vi da le schede senza vedersi allenare o peggio non fate schede di allenamento scaricate da internet, la maggior parte di esse sono fatte da persone non natural (dopate)… ergo: state facendo qualcosa che è assolutamente all’antitesi della fisiologia umana!

schede di allenamento

schede di allenamento

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Il metodo Hatfield di Dr. Squat

Riprendiamoci dalle VACANZE con un po’ di SCIENZA, questa nuova stagione ABBANDONATE i programmi di allenamento fatti SENZA NESSUNA BASE SCIENTIFICA!!!
Iniziamo con uno dei protocolli per la forza più usati al MONDO.
Per ulteriori spiegazioni potete contattarmi!!

BUONA LETTURA!

Il metodo Hatfield prende il nome da Fred Hatfield, nato nel 1942 e soprannominato Dr. Squat, che è stato l’ideatore di uno dei metodi più utilizzati nel bodybuilding. Grande campione di Powerlifting, è stato co-fondatore e presidente della ISSA, un’associazione internazionale del fitness.

Il suo metodo ebbe successo poichè si basava per la prima volta su prove scientifiche molto solide. Attraverso l’osservazione al microscopio ottico si era notato infatti che il muscolo era formato da varie unità e corpi diversi. Erano presenti ovviamente le fibre muscolari, di diverso tipo a seconda della funzione, vascolarizzazione e velocità di contrazione (I, IIa, IIx) circondate dal sarcoplasma, ossia la parte del citoplasma che avvolge le cellule muscolari, ed ha una specificazione nel reticolo sarcoplasmatico deputato all’accumulo degli ioni calcio indispensabili per la contrazione muscolare. Sono presenti inoltre i mitocondri, organelli deputati alla respirazione cellulare e quindi a produrre ATP, sono infatti il motore dei muscoli. Sono presenti inoltre depositi di grasso, capillari, glicogeno e tessuto connettivo.

In percentuale è stata sviluppata questa tabella:

Miofibrille 20-30%
Sarcoplasma 20-30%
Mitocondri 15-25%
Grasso 10-15%
Capillari 3-5%
Glicogeno 2-5%
Altre sostanze 2-3%

E’ evidente come gran parte del volume muscolare sia dovuto alla dimensione delle miofibrille e del sarcoplasma, Hatfield quindi decide di concentrare l’attenzione su queste due componenti più la vascolarizzazione con un esercizio specifico per ogni gruppo muscolare.

La miofibrilla abbiamo detto che è il tessuto muscolare vero e proprio presente in ogni fibra muscolare, per capirci actina e miosina. Lo stimolo per l’ipertrofia di questo tipo viene effettuata con alti carichi e basse ripetizioni, sfruttando prevalentemente il sistema anaerobico alattacido, sviluppando la maggior forza e potenza possibile. Il primo esercizio per ogni gruppo muscolare sarà di questo tempo, con ampi tempi di recupero (3′) per permettere al muscolo di ripristinare le riserve di creatinfosfato muscolare e permettere di sviluppare di nuovo lo stesso livello di forza e potenza.

Il sarcoplasma è invece l’ambiente che circonda le miofibrille, il citoplasma della fibra muscolare e contiene gli organelli, il glicogeno e gli acidi grassi. Spesso durante un regime ipocalorico ci vediamo molto più grossi e voluminosi dopo un cheat meal a base di molti carboidrati poichè riempiamo le riserve di glicogeno che attira molta acqua (3 volte il suo peso) aumentando quindi il volume sarcoplasmatico. Allo stesso modo un allenamento orientato a questo obiettivo dovrebbe utilizzare il più possibile glicogeno muscolare svuotando i muscoli e creando una supercompensazione dello stesso con un’assunzione di carboidrati post-allenamento. Il glicogeno stipato nei muscoli quindi aumenterà, ma aumenterà anche il volume d’acqua richiamato nella cellula muscolare per osmosi contribuendo all’aumento del volume muscolare. Questo tipo di allenamento va a sfruttare il sistema anaerobico lattacido, che ha come substrato energetico appunto il glicogeno, e come prodotto di rifiuto l’acido lattico. Sono indispensabili quindi serie con peso medio-basso e ripetizioni medio-lunghe con lunghi TUT (Time under Tension).

L’ultimo esercizio per ogni gruppo muscolare sarà orientato alla vascolarizzazione, il cosiddetto pump, che viene ottenuto attraverso carichi leggeri e serie molto lunghe con ridottissimi tempi di recupero. Permette di riempire il muscolo di sangue andando a sfruttare tutti i capillari presenti localmente. In condizioni normali, infatti, il circolo sanguigno è confinato solamente ad alcuni vasi sanguigni più importanti, mentre molti capillari sono bypassati dalle anastomosi artero-venose e della chiusura dello sfintere pre-capillare. In condizioni di sforzo fisico il calore prodotto localmente dovrà essere disperso in maniera maggiore e più rapida, ecco che quindi si aprono gli sfinteri precapillarici e vengono perfusi la maggior parte dei capillari presenti nella zona. Non si sa ancora con certezza se il pump possa dare benefici per l’ipertrofia ma di certo aumenta di molto, seppur momentaneamente, la dimensione muscolare.

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TEAM WALTER in finale alla Battle of Stars

Volevo ringraziare tutti voi del TEAM WALTER per il sostegno che ci avete dato in questi 2 giorni..
SPLENDIDE EMOZIONI VISSUTE INSIEME….INDIMENTICABILI!
GRANDE SALVATORE D’AMORE CHE HA CAPITO CHE BISOGNA LAVORARE PER IMPARARE E CHE NEGLI ULTIMI MESI È MATURATO SIA COME UOMO CHE COME ATLETA…
ROSS RICCIARDI IL MIO ORGOGLIO LA MIA RABBIA …VOLEVAMO LA FINALE ED È STATO UN SOGNO VEDERTI TRA I 10 MOSTRI SACRI…MA NON INARRIVABILI !!!
Grazie a tutti ancora una volta avete dimostrato che
LABOR OMNIA VINCIT!!
‪#‎laboromniavincit‬
‪#‎coach‬
‪#‎Team‬
‪#‎crossfit‬

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Ecco come promesso un programmino estivo per chi va in VACANZA

Ecco come promesso un programmino estivo di MEDIO LIVELLO per chi va in VACANZA
Cosa serve ?
1 kettlebell per gli affondi e lo swing 2 hands
1 tappetino
1 cronometro
Tanto fiato!!!
Il programma 1 è un classico TABATA 20:10 da 4 minuti.
Il programma 2 è un E.M.O.M (every minute on the minute) da 10 minuti.
Il programma 3 è un LADDER (scaletta).
FATE TUTTI E 3 I PROGRAMMI INTERVALLATI DA 3 MINUTI DI RECUPERO , SOLO SE NON AVETE POSSIBILITÀ DI FARE 20 MINUTI DI CARDIO DOPO, ALTRIMENTI FATE IL 1 E IL 3 E POI 20 MINUTI DI CARDIO!!!
Per qualsiasi chiarimento contattatemi pure 🙂
Spero di essere stato utile!!!

 Soddisfatto

programma estivo 2016

programma estivo 2016

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Sudare per dimagrire? – Vediamo insieme se è giusto

Per strada ne vediamo tanti ” imbustati” che corrono!!

Se il sudore fosse grasso che cola, basterebbe farsi un abbonamento ad una sauna ed il gioco è fatto. Purtroppo non è così… il corpo, con il caldo, produce il sudore per abbassare la temperatura tramite l’evaporazione dell’acqua. Quando sei troppo coperto questo meccanismo può essere pericolosamente compromesso ed il tuo cuore deve fare uno sforzo incredibile per portare il sangue verso la periferia per raffreddare.

Chiudersi in un sacchetto di plastica con la vana speranza di dimagrire non solo è inutile ma estremamente pericoloso!

Col sudore si perdono preziosi minerali, tra cui il sodio. Ecco perchè specie in estate, bisogna allenarsi in modo comodo permettendo al corpo di traspirare (canotta e pantaloncino sono l’ideale). Tra l’altro idratarsi bene è fondamentale, prima, durante e soprattutto dopo gli allenamenti, con bevande ricche di minerali (tra cui proprio il temuto sodio, nonché potassio).

Invece di sudare in tessuti coprenti sperando di sudare per dimagrire, faresti bene a “dimagrire sudando”, dandoti da fare con l’allenamento serio in palestra ragionato, la sana alimentazione e con la giusta idratazione intelligente, inizia a far traspirare il corpo se non vuoi trovarti all’ospedale…

Fonte: Dr. Antonio Parolisi

sudare per dimagrire?

sudare per dimagrire?

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Kettlebell – Giusto un pò di storia

Il kettlebell è un’antica arma russa contro la debolezza.

Chiamato in russa girya, questa palla di cannone con il manico ha forgiato uomini e donne migliori per più di 300 anni. Nella russa imperialista “kettlebell” era sinonimo di “forza”. Uno strongman o sollevatore di pesi era chiamato girevik o “uomo del kettlebell“. Le donne forti erano girevichkas o “donne del kettlebell. La rivista russa Hercules riportò nel 1913:

“Non un solo sport sviluppa la forza muscolare e il corpo quanto i gesti atletici con i kettlebell”.

kettlebell - un pò di storia

kettlebell – un pò di storia

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