Frutta e verdura da bere: estratto, frullato, centrifugato. Ecco le nuove bevande vegetali che stanno prendendo piede anche in Italia.
Se fino a qualche mese fa per poterle bere bisognava acquistare un elettrodomestico molto costoso, ora è possibile trovarle nei bar. Tutte le proprietà e i benefici degli ortaggi crudi, direttamente in un bicchiere pronto per essere bevuto. Esistono diverse bevande vegetali e a seconda del metodo con cui vengono preparate, hanno diverse caratteristiche. E’ bene conoscere la differenza che c’è per esempio fra un estratto di frutta e verdura e una centrifuga mista per poter scegliere il drink più adatto, a seconda del momento della giornata o dello stato di forma.
Queste bibite vegetali non sono una scoperta rivoluzionaria del XXI secolo ma hanno origini lontanissime. I primi a sfruttare i succhi vegetali per i loro effetti benefici furono i medici ayurvedici che prescrivevano queste bevande a scopo curativo. Nel III secolo a.C. veniva somministrato il succo di fichi e melagrana per ritrovare energia in caso di spossatezza e Ippocrate, nel 400 a.C. fu il primo a consigliare le diete liquide a chi soffriva di dolori e disturbi fisici. Successivamente però la succoterapia cadde in disuso, fino a tornare in auge nel XX secolo, grazie a Norman Walker, che ne fu dichiarato il padre moderno. Egli scoprì i succhi in età molto giovane, provando a grattugiare l’umidità che si raccoglieva sotto la buccia delle carote dopo averle pelate, strizzandone la polpa con un telo. Riprovò con diverse verdure e si accorse di come questi succhi favorissero il recupero. Negli anni 30 quindi decise di aprire un Juice Bar in California nel quale proporre diverse miscele preparate al momento a seconda di quali disturbi o problematiche presentavano i clienti. Successivamente pubblicò vari libri, contribuendo così alla diffusione della succoterapia che ora è arrivata fino a noi.
Vi starete chiedendo come mai queste miscele di ortaggi e frutta sono così benefiche per il corpo. Ecco spiegato: in un solo bicchiere possiamo fare il pieno di quei diversi nutrienti, che spesso nella dieta occidentale, di chi pratica tanto sport, o è fortemente stressato, sono carenti.
Un estratto di frutta e verdura contiene:
- antiossidanti;
- sali minerali;
- vitamine;
- clorofilla;
- enzimi;
- aminoacidi.
Questi però, a seconda del modo con cui vengono preparati i drink vegetali e a seconda degli alimenti scelti, sono presenti in percentuali diverse. I succhi freschi si possono ottenere tramite: estrazione, centrifugazione o fruizione. Nell’opinione pubblica esiste un po’ di confusione sulle differenze tra queste tecniche.
Centrifugato: si ottiene con l’utilizzo di una centrifuga che prima riduce la frutta e la verdura in polpa e poi ne separa il liquido. Quest’ultimo viene raccolto in un contenitore pronto da bere. La macchina tuttavia scalda i vegetali e l’aumento di temperatura porta a una perdita di enzimi, infatti, quando i nutrienti superano i 50° vengono danneggiati. Inoltre le bevande ottenute tramite centrifuga sono pressoché privi di fibre, poiché queste vengono trattenute nella macchina, come prodotto di scarto, e non arrivano nel nostro bicchiere. Tuttavia il processo è molto rapido e in pochi minuti il nostro drink è pronto.
Estratto: qui frutta e verdura vengono inseriti nell’estrattore, il quale lavora più lentamente della centrifuga così da produrre un innalzamento della temperatura dei vegetali davvero insignificante. Il risultato è quindi un succo più denso, contenente una quantità maggiore di fibre ed enzimi, anche a seconda dell’estrattore utilizzato. Il prodotto di scarto oltre a essere limitato si può sfruttare in diversi modi, scoprirete che non sono poche le ricette sul web che utilizzano la polpa della frutta e della verdura per gelati, torte o altro ancora. E’ una tecnica che richiede qualche minuto in più, sia nella preparazione della bevanda, sia nella pulizia del macchinario. Da non dimenticare che gli agrumi devono essere rigorosamente sbucciati.
Frullato: questo drink non è mai passato di moda. Si prepara frullando la frutta con l’acqua o con il latte a seconda dei gusti. E’ possibile utilizzare anche verdure crude di stagione, semi e frutta secca, inserendoli per primi nel frullatore. Non c’è scarto, questa tecnica ha il vantaggio, a differenza di estratti e centrifughe, di conservare tutte le fibre. Grazie al contenuto di queste ultime, il frullato risulta molto più saziante. I nutrienti tuttavia sono meno disponibili e questa bevanda se preparata con il latte attiva la digestione, cosa che non avviene con i primi due tipi di drink.
C’è differenza fra una spremuta e un’estratto, o una centrifuga?
Molta. La spremuta è un drink ampiamente consumato nei bar. La spremitura provoca una perdita di enzimi e nutrienti che non avviene con il metodo di estrazione a crudo visto prima.
Cosa succede nel nostro corpo quando beviamo il succo d’agrumi spremuto?
Dato che le arance sono frutti altamente zuccherini e poveri di fibre, spremendole resta semplicemente un bicchiere pieno di zuccheri della frutta. Se questo drink non viene associato ad alimenti a basso indice glicemico, quando lo beviamo, il picco glicemico si impenna. Cambia tutto se invece parliamo di un estratto di agrumi, unito per esempio a una barbabietola. Se beviamo una spremuta d’arancia o di pompelmo a stomaco vuoto o la mescoliamo con dello zucchero, il picco glicemico raggiunge dei livelli ancor più alti. L’abitudine italiana di fare colazione con caffè, brioche e spremuta nasconde un bel paradosso. La caffeina inibisce l’assunzione dei citrati e quindi il nostro corpo non sfrutta neanche i benefici della vitamina C presenti nella bevanda arancione.
La prossima volta che vi troverete al bar per la colazione, se avrete la possibilità di scegliere, fatelo bene e consapevolmente.
I succhi vegetali quest’inverno potrebbero diventare dei vostri alleati contro la spossatezza, lo stress e i dolori muscolari.
COME SEMPRE SPERO DI ESSERE STATO UTILE!!
STAY TUNED ……
Coach Walter
#diet
#sports
#fruits
#vitamins
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