LO SWING A DUE MANI CON IL KETTLEBELL
Dopo circa 15 anni di esperienza nel settore del fitness, mi sono reso conto che le richieste dei miei clienti erano, sostanzialmente, le stesse: dimagrire, tonificare e scolpire addominali e glutei, migliorando dal punto di vista cardiovascolare.
Tutto ciò si racchiude in una semplice parola… swing a due mani con il kettlebell!Per una maggiore comprensione di tale esercizio, di seguito, andremo a scomporre le singole fasi dello stesso:
FASE 1: Caricamento
Dopo aver scelto con attenzione il kettlebell da utilizzare (il mio personale consiglio è quello di scartare il kett da 4 e/o 8 kg, in quanto troppo leggeri), posizionate l’attrezzo a terra, tendendo i piedi aperti quanto le spalle.
In pratica, disegnate un triangolo immaginario tra i piedi e la maniglia del kett.
A questo punto, sposate le anche indietro, flettendo leggermente le ginocchia (in maniera simile al tradizionale movimento dello “stacco da terra” con bilanciere); allungate le mani verso la maniglia del kett, cercando di mantenere la schiena orizzontale al pavimento (quanto più possibile); adducete le scapole e, senza sollevare l’attrezzo dal pavimento, inclinatelo verso di voi.
È questo il momento di connettere i fantastici quattro: glutei, quadricipiti, addominali e dorsali.
Solo attraverso la sinergia di questi quattro muscoli, vi darà uno swing perfetto!!!
Se fin qui vi sembra facile… state sicuramente sbagliando qualcosa!
Consequenzialmente, continuate a provare la fase uno.
FASE 2: Entrata
Il kettlebell deve entrare tra le cosce, precisamente nel punto in cui l’avambraccio riceve maggior spinta dall’anca.
Anche in questo caso, immaginate un triangolo immaginario che abbia la base a metà delle vostre cosce ed il vertice sul vostro pube… questo è il punto perfetto, nel quale deve entrare il vostro kett.
Tutta la citata sequenza deve essere realizzata, tenendo presente che lo swing è uno “stacco” e non uno “squat”.
FASE 3: Uscita
Dopo aver dato la giusta propulsione al kett con l’anca, il movimento di uscita dell’attrezzo deve essere esplosivo, ma sempre controllato dai suddetti fantastici quattro (glutei, quadricipiti, addominali e dorsali).
Cercate di mantenere la stessa linea di tiro sia in entrata che in uscita.
FASE 4: Respirazione
Come in tutto l’allenamento funzionale, la respirazione rappresenta un presupposto fondamentale ed imprescindibile.
In particolare, essa deve essere diaframmatica e coordinata al movimento.
Nello swing, la tecnica utilizzata è in stile power breath ovvero quella utilizzata nei combattimento di arti marziali.
La sensazione da provare dovrebbe essere quella di far uscire l’aria dalla bocca (a denti serrati), senza mai perdere la tensione del diaframma e, conseguentemente, quella dell’addome.
Adesso non vi resta altro che afferrare un kettlebell e tirarlo “almeno” 100 volte… solo in questo modo capirete se potrà essere odio o amore eterno!!!